Come ogni anno la delegazione dei giornalisti che hanno ricevuto il premio “Città di Siena-ISF” per il loro impegno per la libertà di stampa nel mondo, viene ricevuta in Consiglio regionale.
Quest’anno l’accoglienza della delegazione guidata da “Information Safety and Freedom” si terrà Venerdì 28 novembre alle ore 16 in sala Gigli, in Via Cavour, 4
La delegazione, accompagnata da Stefano Marcelli e Stefano neri di ISF, sarà ricevuta dal Vice- Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Starnini,  dai Consiglieri Stefania Fuscagni, Severino Saccardi ed Enzo Brogi, della Commissione Cultura.
I premiati per l’anno 2008 sono due giovani giornalisti democratici Afghani:
Sayed Parwez Kambakhsh studente di giornalismo, 24 anni e Nasim Fekrat, 25 anni, blogger e fotoreporter,
“Iniziative come quella di Venerdì prossimo- ha sottolineato il vicepresidente Alessandro Starnini- sono in linea con le scelte di fondo del Consiglio Regionale della Toscana, in cui le tematiche dei diritti umani hanno un largo spazio. “
“Sono stata, con una delegazione del Consiglio regionale, in Afghanistan- ha ricordato la consigliere Stefania Fuscagni- e questo nostro atto istituzionale vuol sottolineare anche che siamo a fianco di quel popolo per la libertà e lo sviluppo, contro il fondamentalismo armato”
Il Consigliere regionale Severino Saccardi ha ricordato le precedenti edizioni del Premio “ISF-Città di Siena”, a partire dal riconoscimento accordato ad Akbar Ganji “dissidente iraniano premiato per la sua lotta nonviolenta contro la teocrazia e poi insignito della cittadinanza onoraria di Firenze e del Gonfalone d’argento” ed ha sottolineato che “ricevere  dei giornalisti che lottano per la libertà di stampa e contro il fondamentalismo assume un significato più ampio e del tutto particolare in seguito alle drammatiche e luttuose notizie che giungono dall’India”.
“Ricevere dei premiati così giovani – ha infine detto il Consigliere Enzo Brogi- riempie di speranza. E’ nelle loro mani il futuro della democrazia e della libertà di stampa nel mondo.”

24 anni, redattore di 'Jahan e Now' (Il nuovo mondo), studente di giornalismo accusato di blasfemia, è stato condannato in prima istanza alla pena di morte. Il 21 ottobre 2008 la pena capitale è stata annullata, ma commutata in 20 anni di reclusione. Secondo l'accusa il giovane aveva distribuito illegalmente un articolo stampato da Internet, in cui si chiedeva perché la fede islamica non si modernizza per dare più diritti alle donne