HOME PAGE >

Gli ospiti dell'abate Bernardo al millenario di S. Miniato al Monte
pubblicato su Stamptoscana.it
La conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni del millenario della Chiesa di S. Miniato al Monte � stata, essa stessa, un evento. Un pienone, non solo di giornalisti e di autorit�, ma di persone comuni, venute a stringersi attorno alla comunit� dei monaci e all�instancabile abate Francesco Bernardo Gianni, che di tutto questo � l�animatore. L�incontro � iniziato in un�atmosfera di grande suggestione, con la lettura delle parole che a S. Miniato, ai �suoi antichi santi� e al suo �fuoco d�amore� di cui sono da �ravvivare le braci�, aveva dedicato Mario Luzi. Sar� un anno - ha detto p. Bernardo Gianni - di eventi, convegni, musica, spettacoli �dedicati a tutti voi�. Il manifesto del millenario, ispirato alle antiche memorie di questo luogo-simbolo a cui l�ingresso della basilica dischiude, vuole, d�altra parte, nelle intenzioni dell�artista che l�ha realizzato, Luca Alinari, rappresentare anche un�apertura al futuro. C�era la gente comune, per questa occasione particolarissima, ma c�erano anche molti rappresentanti delle realt� istituzionali, ecclesiali e civili; mons. Andrea Bellandi ha portato il saluto del cardinal Betori, facendo riferimento all�importanza di un luogo custode di un patrimonio di spiritualit�, storia e fede, che rappresentano, appunto, anche �una radice feconda per il futuro�. Citando Benedetto XVI, Bellandi, ha fatto riferimento al valore dell�esperienza storica del monachesimo, fondata sulla ricerca di Dio e sull�operosit�, con valori che possono parlare anche a popoli provenienti da altre culture e da altre esperienze religiose. Per tutti, una �bellezza archetipale� come quella di S. Miniato, da cui si pu� volgere uno sguardo di sintesi sulla citt�, pu� fare da ispirazione e da riferimento. Alla pluralit� di valori (di carattere storico, spirituale e laico) di cui la basilica � �simbolo vivo� ha rimandato, nelle sue parole, anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella. S. Miniato, secondo Nardella, �abbraccia fisicamente, concettualmente e spiritualmente la citt�, � come �un monte che guarda al mondo�, un �elemento di unione� e un �luogo di speranza�, in cui cercare risposte alle domande essenziali sulla vita individuale e su quella della collettivit�. Ci sono luoghi, che per la loro bellezza, l�importanza della loro storia, il loro deposito di cultura, esprimono per tutti, al di l� delle opzioni culturali e religiose di ciascuno, la dimensione dell�universalit�. Cos� �, secondo il rettore dell�Universit� di Firenze, Luigi Dei, per una basilica come quella di S. Miniato e cos� � per una storia come quella dell�Universit� di Firenze. L�etimologia della parola, in questo senso, parla chiaro. D�altronde, ha sottolineato Dei, pensate a che cosa ha voluto dire quest�ultimo millennio (ben pi� delle migliaia e migliaia che l�hanno preceduto) per l�evoluzione dell�homo sapiens, in termini di avanzamento, di cambiamenti culturali, di affinamento della sensibilit� di cui anche pietre come quelle della Chiesa di S. Miniato sono state mute e vigili testimoni. Quella dell�uomo, ha continuato Dei, � una straordinaria avventura, ma � segnata dalle contraddizioni: basti pensare a quel che � stato �il secolo breve�, segno massimo dell�ambivalenza. Epoca di grandi progressi, cambiamenti e conquiste civili, ma al tempo stesso, della barbarie e del sangue, con la violenza dei due grandi conflitti mondiali. Il riferimento all�attualit� e a crisi come quella siriana � venuto di conseguenza. Durante tutto l�incontro, pi� volte si � parlato del valore della convivenza pacifica, dell�ideale della �pace perpetua� di Immanuel Kant, si � citato Giorgio La Pira, si � evocato il valore di S. Miniato e della citt� di Firenze come simboli di una cultura che mira a superare la logica della violenza e della contrapposizione distruttiva amico-nemico. La facciata di S. Miniato, ha ricordato p. Bernardo, � come un volto aperto, che ispira l�accoglienza e rimanda a un�idea di fratellanza. Alla bellezza della basilica ha fatto riferimento anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, che ne ha sottolineato la capacit� di esprimere una sintesi di armonia e lavoro (quel lavoro che, nei secoli ha prodotto il patrimonio, materiale, culturale e spirituale che la Chiesa rappresenta); Monica Barni ha inoltre evidenziato l�importanza di un millenario che viene celebrato (con i suoi eventi, le sue iniziative e i suoi incontri) all�interno della dimensione e nell�ambito della cultura. Tra gli eventi del millenario � in programma anche un Convegno su �S. Miniato in Toscana�, cui ha fatto riferimento il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, ricordando le singolari convergenze autobiografiche tra la sua nascita nel paese di S. Miniato in provincia di Pisa e il suo successivo incontro con S. Miniato al Monte, una volta trasferito a Firenze. La Basilica, secondo il ministro Luca Lotti, � non solo immagine ideale della biblica �citt� sul monte� di cui parlava La Pira, ma � anche un luogo aperto a cui si affacciano persone di tutto il mondo, che cercano una parola di conforto e un aiuto. Le scale di S. Miniato rappresentano d�altra parte, come per Dante nel Canto XXVII del Purgatorio, il collegamento fra lo spazio terreno e quello celeste. Chi concretamente le sale sa che, comunque, presso la comunit� trover� accoglienza. Padre Bernardo, ringraziando tutti gli intervenuti ha poi illustrato il nutritissimo programma del millenario, che si aprir� il prossimo 27 Aprile, in ricordo della data (storicamente accertata) in cui il vescovo Ildebrando pose la firma sull�autorevole �Charta ordinationis� e benedisse la comunit� che iniziava in quel luogo un nuovo percorso, di cui la Chiesa sarebbe poi stata per secoli simbolo visibile. All�inaugurazione del millenario parteciper� mons. Betori che, nel pomeriggio, presieder� la celebrazione eucaristica solenne. La Compieta serale, quel giorno, sar� accompagnata dalla musica di Luca Di Volo e dai commenti di Massimo Cacciari e di madre Ignazia Angelini (suora di clausura). Tantissime le iniziative in programma, al confine fra cultura, spiritualit�, apertura alla societ� e all�impegno civile. L�11 Maggio si terr� un grande raduno di poesia. Il 17 Maggio (in Consiglio Regionale) si svolger� il Convegno su �S. Miniato in Toscana�. Dal 23 al 25 Maggio un Convegno di studi storici sar� dedicato alla suggestione dell�anno Mille. Del millenario di S. Miniato si parler� anche, in autunno, durante il Festival delle Religioni, un appuntamento ormai abituale per Firenze. Ci sar� anche, nel corso dell�anno, un incontro sull�immagine di Firenze come �nuova Gerusalemme�. E poi concerti, installazioni artistiche e luminose sulla facciata della basilica, realizzate da artisti di valore (come quelle di Marco Nereo Rotelli e di Giancarlo Cauteruccio). Ma il millenario di S. Miniato non si svolger� solo all�insegna della ricerca spirituale, delle riflessioni intellettuali e dell�alta cultura. Il 23 Giugno, il giorno prima della Festa di S. Giovanni, lo spazio antistante la basilica si popoler� di artisti di strada, di giochi e di bande che suoneranno marce e motivi allegri: perch� la Festa di questo luogo-simbolo, cos� significativo per la citt�, per la Toscana e per il mondo, sia anche, come � giusto, un�occasione popolare di ritrovamento e di incontro di tutta Firenze e della sua gente. Severino Saccardi (Stamp Toscana, 16 Aprile 2018)
Testimonianze rivista laica fondata da Ernesto Balducci
ARCI associazione di promozione sociale ACLI :: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani CRIC Coordinamento Riviste Italiane di Cultura Information Safety and Freedom


Tutti gli articoli pubblicati sul sito sono coperti dai diritti d'autore.
® Copyright 2007/2008 - Contatta Severino Saccardi