Addio a Grassi, uomo di fede, sostenitore della laicit�
pubblicato su "La Repubblica", ed. Firenze, del 26 Luglio
Era il 1972, a Borgatello, sulle colline di fronte a S. Gimignano, a casa di don Auro Giubbolini. Un prete guardato con sospetto dalle gerarchie per la sua vicinanza, nientemeno, che al Collettivo operaio di Colle val d'Elsa.
L'incontro con Lodovico, che era l? a prendere una buona damigiana di vino, fu assai singolare. Era bel tempo. Ci sedemmo sotto un albero (un noce?) e
parlammo di grandi temi. Mi raccont? l'aneddoto del "sindaco santo" Giorgio La Pira, in visita a Budapest. La Pira incontra il grande filosofo marxista Lukacs e, per rendersi interessante, parla di socialismo. Ma Lukacs si annoia e sbadiglia. Allora, il suo interlocutore italiano, toccando un tema che era nelle sue corde, si avventura a dire: "E se Cristo fosse davvero risorto?". Lukacs si riscuote, i suoi occhi si accendono ed esclama: "Ecco un tema che mi interessa davvero!".
Capii che l'aneddoto diceva molto, pi? che dei fatti raccontati, della persona che avevo di fronte. Per quelli come Lodovico (e Balducci) il riferimento alla Resurrezione non ? mai stato solo una sorta di rappresentazione simbolica, ma la fede in una dimensione che va oltre le contingenze della storia. Era un uomo di fede, Lodovico Grassi, ma anche un sostenitore del valore della laicit?. Nel 1958 fu, con Balducci, Mario Gozzini e Federigo Setti, fra i fondatori di "Testimonianze". E di "Testimonianze" ? stato direttore, rinnovando la redazione, negli anni dei Convegni "Se vuoi la pace prepara la pace". E' stato uomo di libri e di grandi letture. Autore (con Balducci) de La pace. Realismo di un'utopia (Principato, 1985); ha scritto anche su La democrazia dell'era atomica (ECP, 1988) e su Maritain. Di recente, ? stato anche grazie al suo lavoro che sono nati i volumi di "Testimonianze" (di cui era adesso direttore emerito) su Simone Weil, testimone mistica della storia e Dietrich Bonhoeffer: un pensiero per il futuro. A Lodovico Grassi sar? dedicato il prossimo volume della rivista che avr? per tema il 70? della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Lascia una grande eredit?. Ricordo la luce dei suoi occhi nel verde della campagna di tanti anni fa. Quando alludeva ad una dimensione
inattingibile da parte di chi ? immerso nella polvere della storia e di cui ora egli ha, forse, com'? destino dei giusti, esperienza luminosa e diretta.
Severino Saccardi
Direttore di "Testimonianze" |
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