L’ articolo di Mauro Bonciani sugli “ex” (assessori e consiglieri regionali) della scorsa legislatura ha il merito di incrinare, per un attimo, il meccanismo fatale della rimozione che consegna all’oblio le vicende umane e, ancor più, quelle altalenanti della politica odierna. Con un inconveniente. Di livellare involontariamente  percorsi fra loro molto diversi. Quello dei “riciclati”, dei “premiati”  e dei “dimenticati” ma anche quello di coloro (non meritevoli, forse,  di un po’ di risalto in più?) che, semplicemente, sono tornati a fare il loro lavoro. A questa categoria appartiene anche chi scrive. Che ha cortesemente una precisazione da chiedere. Personalmente, resto, è vero- come correttamente Bonciani scrive- direttore della rivista “Testimonianze”. Ma quella è, da anni (molto prima della mia esperienza istituzionale), la dimensione del mio impegno civile e culturale. Che assorbe energie e che molto restituisce sul piano ideale e motivazionale, ma che, certo, non dà da vivere. Il mio lavoro è quello dell’insegnante. Che, prima dell’interruzione per il mandato elettivo (Gruppo DS, poi PD, dal 2005 al 2010) in Consiglio Regionale, ho svolto per trent’anni. Che, dopo l’insediamento dell’attuale Consiglio, sono immediatamente tornato a fare, nella mia cattedra di Storia e Filosofia al Liceo “Balducci” di Pontassieve. Alla fine dell’anno scolastico ho anche svolto il ruolo di presidente di Commissione dell’ esame di Stato presso l’Istituto “Capponi” di Firenze. Il ritorno al mio lavoro, dopo la conclusione forzata della mia esperienza istituzionale (a causa delle Primarie PD - fatte non certo per valorizzare competenze e attività svolte - e del meccanismo elettorale toscano),  ha comportato qualche fatica. Ma anche qualche bella soddisfazione. In primis, quella del rinnovato contatto con quei giovani il cui implicito bisogno di idealità  è, al contrario di quel che recitano gli stereotipi, molto profondo.  Un bisogno al quale –come, anche nel corso della mia esperienza istituzionale, ho cercato di tener presente- starebbe ad una politica diversamente orientata fornire risposte all’altezza delle sfide dei tempi.