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Agnes, la sua storia vissuta e la sfida per evitare Scilla e Cariddi
pubblicato sul "Corriere Fiorentino" il 4 settembre 2012

La sua vita coincide con un tratto di storia del“secolo breve”. Ma il suo sguardo continua ad indagare gli scenari del terzo millennio. Così è Ágnes Heller, la grande pensatrice ungherese, che sarà a Firenze il 6 Settembre. Ne ha, di cose da raccontare. Dal dramma della famiglia, di cultura ebraica, nel tempo della Shoah. Al resto della sua autobiografia, che coincide, per anni, con un corpo a corpo con il regime comunista. La Heller fu allieva del grande Lukács che “fu entrambe le cose, stalinista e antistalinista”. Ágnes Heller, quando la rottura con il regime diverrà irreparabile, dal suo Paese se ne dovrà andare. Per vivere in Australia ed a New York. Il suo libro-simbolo è “La teoria dei bisogni in Marx”. Testo notissimo e molto “di sinistra”. Che individua nei “bisogni radicali”, anziché nelle logiche meramente produttivistiche, la chiave di un nuovo modo di vivere e di consumare. Il libro, fatto uscire clandestinamente dall’Ungheria, vide la luce in Occidente. Qualche anno dopo, uscì un suo testo (meno conosciuto): “La dittatura sui bisogni”. Una disamina dei guasti dell’economia pianificata e dello statalismo. In questo doppio riferimento risiede, forse, il rinnovato interesse per il pensiero di Ágnes Heller. Che non viene a proporci una sorta di, pur interessantissima, archeologia filosofica. Viene a ricordarci che anche oggi (nel tempo della crisi) la sfida è muoverci fra Scilla (un uso delle leve statali, ormai improponibile, in economia) e Cariddi (il “pensiero unico” liberista). La sua ricerca incentrata su una nuova visione dei “bisogni” potrebbe suonare di singolare attualità. Allude alla sfera dell’etica e al bene (al bisogno) supremo della libertà prima ancora che a quella della politica, dell’economia e della produzione. E rimanda alla sfida di una “buona vita” che, a partire dalla memoria dei drammi del passato, sta ai giovani raccogliere, con spirito nuovo, all’insegna della “scoperta dell’ altro” e della “conoscenza del mondo”.

Severino Saccardi

Direttore di “Testimonianze”

q      Ágnes Heller presenterà a Firenze l’autobiografia “I miei occhi hanno visto” (a cura di Francesco Comina e Luca Bizzarri), Giovedì 6 Settembre (Biblioteca Oblate, Via dell’Oriuolo 26, ore 17.30) . All’ incontro promosso da “Testimonianze”e da “Politica e Società” e coordinato da Simone Siliani, interverranno anche il vicesindaco Dario Nardella, Vittoria Franco e Severino Saccardi.

(“Corriere Fiorentino”, 4 Settembre 2012)
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