Capire il mondo per immagini
Il Nuovo Corriere di Firenze, 16 febbraio
Simbolo di Firenze, il Duomo, è anche un bel soggetto fotografico. Forse per questo vi si richiama la denominazione del Gruppo Fotografico “Il Cupolone”. Fondato nel 1961 (in tempi di “bianco e nero”) e animatore di un Concorso, la cui ultima edizione si è conclusa, Sabato scorso, nell’auditorium del Consiglio Regionale. Tante, e notevoli, le foto. Immagini di gruppi umani, di paesaggi, di città, di soggetti “etnici”, di volti, di espressioni curiose, di riflessi di emozioni. E’ una metafora impropria quella del linguaggio politico-sociologico usata per stigmatizzare le “rappresentazioni puramente fotografiche della realtà”. Come se la fotografia fosse registrazione passiva di ciò che ci circonda. E non significasse invece “cogliere l’attimo”, definire pose, scegliere tempi. E saper suggerire un’intuitiva “lettura” di frammenti di vita e di umanità . E’, certo, questione di tecnica, la fotografia. E di storia della tecnica. Vive, l’autore di foto, di memorie e, insieme, di sperimentazioni: del digitale, di internet, delle elaborazioni grafico- informatiche. Si scontra con le contraddizioni di un tempo in cui è problematica la “proprietà” di immagini, da tutti, facilmente catturabili . E’ ambivalente la “civiltà dell’immagine”, in cui la girandola di forme, colori e suggestioni comporta, al contempo, frastornamento ed elementi di conoscenza . E’ tempo di scelte. Il fotografo, nel “mondo globale”, può porsi, efficacemente al servizio della coscienza civile. Come spesso fanno i (foto)reportes di guerra che sono anche “testimoni di pace”. Sabato scorso, il Premio “presidente della Repubblica” è andato alle drammatiche foto di prigionieri politici ugandesi. Che valgono un rapporto di Amnesty. A conferma che, oltreché di capacità tecnica, fare buona fotografia è questione di sensibilità e di “umanesimo”. Per cogliere, con pronta intuizione, immagini, attimi, frammenti, bagliori e colori della realtà complessa e del mistero dell’uomo e del mondo.
Severino Saccardi
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