Per essere all’altezza della complessità del nostro tempo bisogna uscire dal guscio di un’ottica particolaristica . Ed entrare in sintonia- avrebbe detto Ernesto Balducci- con il “respiro del mondo”.
Non è semplice. Il “respiro del mondo” non ha ovunque lo stesso ritmo. Perché il mondo “globale”  vive paradossalmente di differenze, difformità e asimmetrie.
L’asimmetria più lacerante è quella fra Nord e Sud del mondo. Che sono ancora separati da un invisibile muro. Che demarca sviluppo e sottosviluppo. Paesi del benessere e paesi che sprofondano- si pensi all’Africa subsahariana- nella miseria. Ma fra Nord e Sud (e fra Occidente e “non Occidente”) è asimmetrica anche la demografia. Siamo, alla nostra latitudine (anche in Toscana), poco oltre la “crescita zero”, mentre le città extraeuropee ( Algeri, Il Cairo, Teheran) pullulano di giovani . Che chiedono lavoro e opportunità di vita. Ecco la molla dei movimenti di popolazione del nostro tempo.
Ma il nostro universo umano ha dinamiche disomogenee anche in ambiti culturali, di mentalità, di costume. Si pensi all’esplosivo “tema dei temi”: i diritti delle donne. E’ una questione chiave che è trattata in maniera contrapposta nel nostro Occidente e in tante realtà del mondo islamico. Dove pure, in mezzo a mille rischi, le donne iniziano a battersi per la libertà. Diverso è anche il modo in cui è vissuta la dimensione religiosa. Fatto spesso “privato” nelle nostre società, da inquadrare in una condivisa cornice di laicità; dimensione spesso totalizzante in altre parti del mondo, dove non
mancano le tentazioni fondamentaliste.
Ma l’asimmetria principale è, forse, quella relativa al “tema democrazia”. Ci sono ancora troppi paesi in cui la democrazia rappresenta un miraggio. Paesi in cui per la conquista delle libertà civili si è disposti a rischiare la galera e la vita. E ci sono Paesi, i nostri, in cui la democrazia è consolidata, ma “stanca” e la politica sembra appannaggio di un privilegiato “mondo a parte”. Un paradosso. La “riforma della politica” e la rinascita della partecipazione, se promosse con questo spirito, hanno una valenza che va oltre i fatti di casa nostra. E possono stimolarci a cercare insieme, in una sintonia rinnovata con altri popoli e culture, un ritmo unitario al “respiro del mondo”.

Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana