Il futuro della parola scritta
Il Firenze, 12 novembre
Le piazze virtuali della comunicazione globale rappresentano una grande opportunità di diffusione della cultura. Ma sono anche uno spazio in cui si incrociano le solitudini del nostro mondo. Siamo, comunque, nell’ età della Galassia internet. Su “politica, cultura e società nel tempo di internet” (a partire dal n. 452 di “Testimonianze”) si discuterà Mercoledì prossimo (Via Giampaolo Orsini, 44, ore 17,30) durante il “Filosofestival” degli studenti Hyronisti. Tanti i temi all’ordine del giorno: la doppia faccia della “rete”, innervata di potenzialità democratiche (v.i Blog di quartiere, prospettati al Convegno fiorentino delle Reti civiche) e intorbidata, insieme, da insondabili forme di delirio di onnipotenza. Che blog e informazioni in rete abbiano molto a che vedere con la “questione democratica” è evidente. Per questo, regimi illiberali ( Iran, Cuba, Cina, Birmania...) pongono filtri alla comunicazione on line. Nell’età del Muro, testi di denuncia e letteratura proibita giungevano, clandestinamente, sulle preziose e sgualcite pagine dei samizdat. Ora viaggiano “in rete”.
Ci sono domande che campeggiano su altre: quale sarà il destino degli “storici” veicoli della parola scritta ( libri, giornali e riviste) nell’era di internet? C’è spazio per una loro nuova presenza? O sono strumenti consegnati ai trascorsi della cultura otto-novecentesca? Forse, proprio nell’età della comunicazione globale, in cui tutto ci giunge in un rumore di fondo che poco spazio lascia al pensiero, c’è bisogno di valorizzare gli strumenti “tradizionali” di lettura critica della realtà. Il libro,appunto. O la rivista. Che devono interagire con i nuovi linguaggi multimediali e con le più avanzate tecnologie. Ma che sono, comunque, da preservare e da mettere a disposizione delle giovani generazioni. Che con le più elaborate espressioni “cartacee” della parola scritta potrebbero sperimentare un’inesplorata familiarità. In questa direzione si muove la proposta di legge per la promozione delle riviste di cultura presentata, tempo addietro, da chi scrive e da altri in Consiglio regionale. Una proposta su cui è auspicabile un consenso capace di indurre a sostenere il volontariato e la piccola imprenditoria editoriale che, nel panorama culturale della Toscana, rappresentano un patrimonio da consegnare al futuro.
Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana
|