Sul Buon Governo
Il Firenze, 17 settembre 2007
Se ne occupavano già Socrate, Platone e Aristotele. E i romani dell’età repubblicana. I quali conoscevano la complessità di far cooperare le membra di quell’organismo vivente che è la città. Il tema è il Buon Governo o- diremmo oggi- la “buona politica”. Un tema attuale, in tempi in cui è convinzione (largamente) diffusa che si tratti di una merce assai rara. Ne ho avuto personale riscontro durante un incontro pubblico con Sergio Rizzo (coautore de La casta, pubblicato da Rizzoli, un autentico caso politico-editoriale). Pubblico folto, come ormai è raro vedere, molti interventi. Dai quali emergeva, sostanzialmente, che avere un ruolo istituzionale è ormai, in sé, un male.
Indipendentemente dalla caratura di chi lo ricopre. La bussola di riferimenti condivisi sembra smarrita. Con ministri che si fanno cogliere ad usare improvvidamente l’aereo militare, mentre piazza virtuale e piazza reale si unificano guidate dai masanielli dell’era telematica. Una riflessione urgente quella sul ritrovamento di un senso elevato dell’agire politico. Che animerà l’iniziativa senese di una settimana, dal 23 al 30 Settembre, sul tema del Buon Governo. Con eventi, incontri, momenti
musicali. Con tanti ospiti: Salvatore Veca, Lucio Caracciolo, Pamela Villoresi, Nicola Rossi, Giuliano Ferrara, Rosy Bindi. “Testimonianze” (il 24 Settembre, alle 17.00, Istituto S. Chiara) vi gestisce un incontro su La democrazia del Terzo millennio. Con Massimo Livi Bacci, Mauro Ceruti, Melita Richter, Giuseppe Vettori. La settimana su “virtù politiche e bene comune” è ideata da Marcello Flores, assessore alla cultura del Comune di Siena, storico interessato alla democrazia “globale” e planetaria e curatore di una monumentale opera della Utet sui diritti umani . Un tema sempre più assente nell’ angusto dibattito politico nostrano.
Ispiratrice degli eventi senesi è, ovviamente, la potente allegoria pittorica medievale di Ambrogio Lorenzetti sugli effetti del Buon Governo.
Nell’affresco di Lorenzetti coesistono le rappresentazioni della Giustizia e della Sicurezza. Istanze, spesso strumentalmente contrapposte, il cui accostamento viene suggerito da una saggezza lontana sorprendentemente capace di anticipare i temi (come quelli delle nuove marginalità e della convivenza) al centro dalle emergenze del tempo presente.
Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana |