Appello per la liberazione immediata e senza condizioni di Gilad Shalit,
prigioniero di guerra israeliano
Proposta di Mozione del 22/12/2008
Il Consiglio regionale della Toscana
Rivolge un appello fermo e appassionato per la liberazione immediata di Gilad Shalit, senza condizioni e senza ulteriori strumentalizzazioni politiche e crudeltà mentali.
All'alba del giorno del Natale di Gesù Cristo, trascorsi pochi giorni dalla solenne festa musulmana del Sacrificio, nella settimana in cui si accedono le candele della festa ebraica di Chanuccà, si compiono trenta mesi di prigionia per il giovane soldato israeliano, classe 1986, caduto nelle mani di Hamas il 25 giugno del 2006.
La Toscana ne chiede la liberazione ai reggitori di Gaza e ai responsabili di Hamas come un segno di semplice umanità. Invoca un gesto straordinario di compassione, in un tempo economico, sociale e politico, che si delinea particolarmente duro per tutto il mondo e ancora di più per tutti coloro che lottano per la propria libertà e indipendenza, che amano la propria terra, che credono in una pace fondata sulla giustizia.
Il Consiglio regionale della Toscana
Esprime la propria approvazione per il gesto di buona volontà, in virtù del quale il Governo israeliano ha liberato 227 prigionieri arabo-palestinesi, in occasione delle festività religiose musulmane.
Incoraggia il dialogo di pace e la forse poco visibile ma non meno operosa e feconda cooperazione in tutti i campi, in corso fra il Governo israeliano e il Governo arabo-palestinese presieduto da Abu Mazen, presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, che controlla de facto e de jure gran parte della Cisgiordania.
Incoraggia il Governo arabo-palestinese di Ismail Haniyeh, che ha attualmente il controllo de facto di Gaza, ad accettare la proposta israeliana di prosecuzione sine die della tregua, in vigore dal 19 giugno scorso. Il cessate il fuoco ha diminuito visibilmente per sei mesi il lancio di missili sulla città israeliana di Sderot e ha prodotto una conseguente riduzione delle incursioni dell'esercito israeliano nel territorio di Gaza, alleviando grandemente le condizioni di vita dei civili inermi che vivono su entrambi i lati del confine de facto.
Impegna la Giunta regionale a ispirare la sua azione internazionale e la sua iniziativa culturale e umanitaria, nel delicato e complesso scenario del Medio Oriente, alle scelte strategiche che, pur nella inevitabile diversità degli accenti e delle sfumature, sono ampiamente condivise dalla comunità internazionale:
- il riconoscimento del diritto all'esistenza entro confini sicuri per Israele;
- l'autogoverno dei territori della Cisgiordania e di Gaza, secondo il futuro politico che le popolazioni arabo-palestinesi stesse dovranno poter democraticamente determinare, nel rispetto delle ripetute risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU in merito a una visione della regione dove Israele e Palestina possano vivere e prosperare fianco a fianco;
- la piena accessibilità, per tutti i pellegrini, di ogni fede e convinzione, senza discriminazione alcuna, di Gerusalemme, Betlemme, Hebron e di tutti i Luoghi santi riconosciuti della Terrasanta.
|