Solidarieta' con lo scrittore turco Ohran Pamuk
Mozione n. 67 del 14/09/2005
Il Consiglio regionale della Toscana
manifesta la più viva preoccupazione per il grave trattamento riservato, all’interno del suo Paese, allo scrittore turco Ohran Pamuk.
Ohran Pamuk, un intellettuale da sempre attento ai temi, di drammatica attualità, della difesa degli “ultimi” e dei “dannati della terra”, dell’urgenza e della problematicità del dialogo fra culture diverse, del confronto fra islam e occidente, della libertà della cultura, è adesso accusato di aver violato un “tema-tabù” della società e della storia turca.
In una recente intervista al quotidiano svizzero “Tages Anzeiger”, Pamuk riconosce, invitando ad un onesto e doloroso processo di autocoscienza il proprio Paese, i crimini gravissimi operati a ridosso della prima guerra mondiale, quando “trentamila curdi e un milione di armeni sono stati uccisi dalle nostre parti”. Per la sua coraggiosa dichiarazione, lo scrittore rischia adesso (ai sensi dell’articolo 301/1 del codice penale che punisce chi osa oltraggiare “ la Repubblica, l’ Assemblea o l’identità nazionale) 36 mesi di prigione, mentre giungono inquietanti notizie di roghi simbolici dei suoi libri e dei suoi scritti.
Il Consiglio regionale della Toscana, nel richiamo imprescindibile ai principi inscritti nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, la cui affermazione universale fornisce autenticità e vera sostanza al dialogo fra popoli, civiltà e culture,
esprime
- viva solidarietà ad Ohran Pamuk ed a tutti coloro che, ad ogni latitudine e nelle più diversificate realtà sociali e politiche, sono sottoposti ad intimidazioni ed a misure intolleranti e repressive per aver reso testimonianza alla verità storica ed al valore insostituibile della libertà della cultura;
-ferma condanna per il minacciato procedimento penale contro l’intellettuale turco e per la realtà di grave limitazione della libertà di espressione che questo preoccupante episodio mette impietosamente in luce;
-il più pressante e sincero invito alla Repubblica turca, nei confronti della quale vengono confermati sentimenti di sincera amicizia in un momento di importante interlocuzione con l’Unione europea, perché vengano compiuti decisi progressi nel rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dei diritti delle minoranze etniche e venga attuato un esame sincero di episodi gravissimi e drammatici del Novecento (un esame a cui la parte più consapevole della cultura e della società, come il”caso Pamuk” attesta, è sicuramente pronta) che è imprescindibile per contribuire all’impegno comune per la costruzione di un futuro fondato su pace, libertà e giustizia;
invita
- il governo italiano e l’Unione europea a fare passi netti e conseguenti perché, attraverso l’espressione della più netta solidarietà ad Ohran Pamuk, l’affermazione dei diritti umani e della libertà della cultura possa segnare un importante ed inequivoco passo in avanti.
Saccardi, Roggiolani, Ghelli, Ciucchi, Franchini, Sgherri. |