Per la stabilizzazione del cessate il fuoco, il consolidamento della tregua e la ripresa del processo di pace fra israeliani e palestinesi
MOZIONE n. 728 DEL 10 FEBBRAIO 2009
Il Consiglio Regionale della Toscana
AUSPICA che il “cessate il fuoco” , faticosamente raggiunto dopo i sanguinosi eventi della Striscia di Gaza, possa consolidarsi, trasformandosi in una permanente tregua fra le parti in conflitto;
SOTTOLINEA la necessità della decisa e sollecita attivazione di un nuovo percorso negoziale che sia in grado, al di là della temporanea cessazione delle ostilità, di affrontare i problemi di fondo della regione mediorientale e del conflitto israeliano-palestinese;
CHIEDE alle Istituzioni europee, al Governo italiano e agli altri donatori internazionali, in cooperazione con le Nazioni Unite e le Organizzazioni Non-Governative, di fornire un livello di aiuti all’altezza dei gravi problemi dei territori e delle popolazioni palestinesi e chiede ad Israele di fornire la propria collaborazione a tale, essenziale, operazione umanitaria;
SOSTIENE l’opzione del dispiegamento lungo i confini della Striscia di Gaza di una forza multinazionale di pace che includa anche i Paesi arabi;
RITIENE che la riattivazione immediata degli “Accordi su Movimento e Accesso” e dei “Principi Negoziati per il Valico di Gaza”, firmati a settembre 2005 da Egitto, Israele e Palestina dopo il ritiro unilaterale di Israele da Gaza, debba essere garantita senza alcuna restrizione;
IMPEGNA la Giunta Regionale a proseguire nel proprio importante e positivo impegno, in tutte le forme e le sedi possibili, per favorire ogni iniziativa, di carattere istituzionale, politico e culturale che possa portare alla ripresa del dialogo e per la prosecuzione e l’ulteriore qualificazione di forme di cooperazione con le popolazioni palestinesi ed israeliane a sostegno dell’avanzamento della reciproca comprensione e della pacifica convivenza, continuando ad attivarsi, nel contempo, in tutte le forme possibili di soccorso e sostegno alle popolazioni civili colpite e negli interventi di carattere umanitario;
CHIEDE al Governo nazionale, all’Unione Europea ed alla Comunità internazionale un continuo ed attivo interessamento per il consolidamento della tregua e per la ripresa del dialogo fra israeliani e palestinesi;
RITIENE essenziale che l’Unione Europea assuma urgentemente un ruolo politico forte ed unito come fu nel caso della crisi in Libano nel 2006 e della crisi tra Russia e Georgia, cogliendo l’occasione per far avanzare il processo di cooperazione anche su questo terreno con la nuova Amministrazione americana;
RIBADISCE la ferma convinzione che solo la riattivazione sostanziale e la piena attuazione del percorso a suo tempo individuato coraggiosamente ad Oslo (e costato la vita ad Itzhaak Rabin), finalizzato al riconoscimento reciproco di “due popoli, due stati” all’interno di confini riconosciuti e sicuri possa, alfine, condurre all’auspicata pacificazione della regione mediorientale ed alla cessazione della pluridecennale e sanguinosa situazione di “non pace – non guerra” fra israeliani e palestinesi.
Severino Saccardi
Gino Nunes
Pieraldo Ciucchi
Lucia Franchini |