La Toscana è terra di luoghi-simbolo. Uno di questi è Barbiana, di cui si torna a parlare, a quaranta anni dalla morte di Don Milani e dalla pubblicazione di Lettera a una professoressa. I tempi cambiano.
Sembrano sfumare temi e discussioni che hanno lacerato e trasformato la nostra società. Ma la realtà è ben più complessa. Non c’è più il mondo contadino difeso dal priore di Barbiana. Il colle battuto dal vento su cui, a ragazzi contadini, venivano letti l’ Apologia di Socrate, e i quotidiani, è vuoto di anime.
Ma il messaggio di Barbiana, nell’età della “mondializzazione”, è tutt’altro che inattuale.
Ne discutevamo, giorni addietro, con Mauro Ceruti, autore (con G. Bocchi) di Educazione e globalizzazione (Ed. R, Cortina). Mauro è allievo di Edgar Morin, che parla di “buona globalizzazione” e di Terra-patria. Morin aveva una notevole sintonia con Ernesto Balducci. Il quale faceva notare che, certo, Barbiana non c’è più, ma ci sono le “Barbiane del mondo”. La smisurata cintura di villaggi, di comunità povere, di diseredati che assedia la cittadella del benessere. I diseredati del mondo- come
ieri i montanari di Barbiana- bussano alla porta. La Toscana è piena di luoghi-simbolo. All’estremo opposto di Barbiana, sul Monte Amiata, c’è Santa Fiora. Un piccolo borgo, dove Balducci è nato e dove riposa. Vicino a David Lazzaretti, l’ottocentesco “profeta dei poveri” di cui parlò anche Gramsci. Accanto ai “martiri di Niccioleta”, trucidati dai nazisti per aver difeso la loro miniera. Ogni anno, a Santa Fiora, ci si dà appuntamento per cercare di declinare in termini attuali i temi che
furono il cardine dell’impegno di uomini come Milani e Balducci. Quest’anno il “Colloquio di Santa Fiora” del 4-5-6 Maggio (informazioni: 335-5378224; 0564-977113) si intitolerà Diari dell’esodo.
Cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, non credenti parleranno di “Pluriverso delle Religioni” e del “Mosaico Toscana” delle culture, comunità e identità. Una riflessione, nella Babele del mondo globale, sulla ricerca del dialogo fra diversi e per promuovere l’accoglienza.
I “Colloqui di Santa Fiora” sono realizzati da un’associazione cui partecipano “Testimonianze”, Cgil regionale, Arci Toscana, Consultacultura ed a cui aderiscono le Acli regionali. Nel nome dell’Associazione, il timbro del messaggio ideale di Balducci. Si chiama: Uomo planetario.

Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana