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Un destino naturalmente europeo
Il Firenze, 8 ottobre 2007

 
Premono le incombenze autunnali. Per sfuggirvi,nel week-end, approfittiamo di due biglietti aerei“low cost” per Siviglia. Una visita “toccata e fuga”.E’ una grande città, Siviglia. In centro, una pulizia da noi ormai inimmaginabile.Le contraddizioni sociali,però, non mancano. Nella cattedrale gotica, troviamo una recinzione con dei materassi. I minatori dell’ Andalusia occupano simbolicamente la Chiesa. Contro il Governo regionale che non rispetta gli accordi sul lavoro. E’ una lotta che evoca immagini della nostra storia. Delle miniere dell’Amiata, di Gavorrano, del Valdarno. Storia di sfruttamento e di cultura del lavoro. Il lavoro è un tema che va ripreso: per
ripensarne la storia e per affrontare le contraddizioni dei nuovi “lavori” . Ne parliamo con il tassista che ci riconduce all’aeroporto. Ha quattro figli, per i quali è preoccupato. Parliamo anche dell’Italia.
In cui crede che governi ancora Berlusconi. Nell’informazione internazionale, l’attualità del nostro Paese ha poco spazio. Su “El Mundo”, l’unica notizia sull’Italia riguarda la morte dell’ex marito italiano di Audrey Epburn.“El Pais”, all’indomani, parla di Dario Fo e di qualche aspetto della nostra cultura.L’Italia è identificata con il suo passato e la sua arte ( con le ceramiche di Andrea Della Robbia, nella Cattedrale). Del presente pare interessare solo il calcio. L’istintiva reazione di estraneità è temperata dalla sensazione di trovarsi a casa. Gli stili di vita ormai si somigliano . Con un senso combinato di appiattimento e di familiarità. E’ il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto della globalizzazione. E’ il prodotto positivo dell’unità europea.
Fanno compagnia,al ritorno, le immagini del Barrio Santa Cruz, dell’Alcazar, della Giralda, della Spagna come deposito storico delle culture mediterranee: ebraica, islamica, cristiana. C’è un gigantesco San Cristoforo, chino sotto il suo peso divino, dipinto nella cattedrale sivigliana. San Cristoforo, che fa di se stesso un ponte fra sponde e identità differenti. Un simbolo cui laicamente rimandava Alex Langer, che al dialogo fra culture ha dedicato la vita.
Viene da ripensarci, sull’aereo del ritorno, fra giovani di varie nazionalità, che, in diverse lingue, conversano, si corteggiano e fanno amicizia, dando evidenza al comune destino, naturalmente europeo.


Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana
 

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