In campagna elettorale, la politica internazionale quasi non è esistita. Adesso, però,i problemi del mondo (come evidenziato perfino dalla disputa con la Libia sul “caso Calderoli”) bussano alle porte di casa. Il nostro rapporto con l’area mediterranea, con l’Europa e, a cerchi concentrici, con il pianeta convoca a scelte cruciali. Si è discusso del possibile boicottaggio della Fiera del Libro di Torino. Ma, ha detto il presidente Napolitano, non ha senso boicottare la cultura di un paese. Le questioni non si risolvono con le scomuniche. Il problema (con Gaza sotto il controllo di Hamas e le trattative tra il presidente palestinese Abu Mazen e il governo israeliano che ristagnano) è come rendere percorribile l’opzione “due popoli, due stati, che tante speranze aveva suscitato. E’ l’intera area mediorientale ad essere in una situazione incendiaria. La rinascita della violenza in Libano e il rischio di una nuova guerra civile chiamano in causa la posizione delle nostre truppe nel contingente Unifil. Né le situazioni sono più piane se, fuori dal contesto europeo, guardiamo a Oriente.Dove la violenza della natura fa risaltare ancora di più l’assurdità della situazione del popolo birmano sotto il tallone della dittatura. Mentre permane la gigantesca contraddizione del “caso Cina”.Una grande potenza a due facce. Connotata, da un lato, da un poderoso sviluppo economico, dalla penetrazione in aree significative del mondo (Africa) e da enormi disponibilità finanziarie; e, dall’altro, caratterizzata dalla mancanza dei diritti umani e dalla politica “coloniale” verso il Tibet (di Solitudine del Tibet si parlerà, oggi, in Via Cavour 4, alle 16.00, con Claudio Cardelli, Santu Lama Jimpa, Thupten Tenzin, Paola De Pirro).Il quadrante internazionale fa intravedere problemi che tutti ci riguardano.Le vicende del mondo ci dicono che la cura del bene pubblico e della sicurezza e la promozione della libertà e della giustizia non possono che avere un carattere globale.

Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana