L'India sulla luna
Il Corriere di Firenze, 17 novembre 2008
Le conquiste nello spazio di un Paese come l’India ci dicono degli equilibri che cambiano nel mondo di quaggiù. Per seguire le imprese del modulo lunare “Chadrayaan I” c’è chi ha fatto le ore piccole. Come gli organizzatori del Convegno '”Astronauticon 3", svoltosi nel fine settimana a Montecatini Terme, con il patrocinio della Regione Toscana. Una manifestazione originale tenutasi in un salone arricchito da modellini aerospaziali (tra cui il mitico sputnik), parte dei quali messi all’asta con finalità benefico-umanitarie, con comunicazioni al confine fra storia (con rievocazioni delle imprese della cagnetta Laika e del primo “allunaggio” americano), immaginario fantascientifico e scienza. L'astronautica è un mondo di grande fascino. L'esplorazione dello spazio ha segnato un'epoca ed ha suscitato evocazioni di nuovi orizzonti. Scienza e tecnologia hanno compiuto, a partire da questo ambito, passi in avanti inimmaginabili fino a pochi decenni fa. La manifestazione di Montecatini si è svolta significativamente in coincidenza con le manifestazioni galileiane, che invitano a compiere nuovi sforzi per la diffusione del sapere scientifico. C'è, d’altra parte, in merito, anche una riflessione critica da compiere. Viviamo in un tempo che spinge ulteriormente in avanti, verso nuove conquiste tecnico-scientifiche. Ma che registra anche moniti che invitano ad un buon uso, razionale e sostenibile, delle risorse e chiedono puntuali riferimenti etico-giuridici per mettere le nuove conquiste dell'umanità al riparo da ogni improprio sentimento di “onnipotenza” da parte della scienza e della tecnologia. E' l'ambivalenza del nostro tempo. Si tratta di procedere sulla strada del dialogo fra le due culture (umanistica e scientifica) per un nuovo umanesimo all'altezza dell'età della mondializzazione. L’India che sbarca sulla Luna è metafora trasparente dei cambiamenti che urgono sul pianeta Terra.
Severino Saccardi
Direttore di “Testimonianze”
Consigliere regionale della Toscana
pubblicato da “Il Corriere di Firenze” con il titolo "L'India insegna"
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