La legislatura in Regione, che soggettivamente mi pare iniziata ieri, si chiuderà nella Primavera del 2010. Ci sono, comunque, ancora mesi da spendere utilmente. Temi rilevanti e delicati da affrontare non mancano. Come la “questione immigrazione”. Un ambito in cui sono alle viste provvedimenti che faranno discutere: il progetto di legge per il diritto di voto (alle regionali ed alle amministrative locali) per gli immigrati residenti da 5 anni; l’elaborazione di un Testo Unico che unifichi i provvedimenti in materia di accoglienza ed immigrazione; la questione (per quanto è di competenza della Regione) del “decoro urbano” ( su cui, in ambito comunale, si sono avute deliberazioni che hanno reso amata-odiata la figura dell’assessore Cioni).
Sulla questione del voto agli immigrati potrebbero  prodursi convergenze interessanti: si pensi alla posizione assunta, a suo tempo, dall’attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini. Favorevole all’ammissione al voto degli stranieri che qui lavorano e pagano le tasse.
E’ auspicabile una discussione che coinvolga oltre il livello istituzionale, le forze politiche (che dovranno  occuparsi di contenuti al di là di questioni “metodologiche” pur importanti come quelle relative a primarie e candidati) e la società civile.
Una discussione,  in cui emerga con chiarezza la diversità di valutazioni e di posizioni su questioni come quelle della sicurezza e della convivenza. Con l’auspicio di un possibile rischiaramento delle percezioni collettive rispetto ad una situazione ( con fatti come quelli di Milano e  Castel Volturno) in crescente ed allarmante imbarbarimento. E con la ferma convinzione che la sicurezza si consolida se si mettono in moto, anche con il supporto di adeguate misure istituzionali, condivisi e fecondi “percorsi di cittadinanza”, capaci di inserire in un quadro di partecipazione e di crescente acquisizione della cultura della legalità la molteplicità di apporti di cui si compone il mosaico della nostra società.

Severino Saccardi